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SCULTURE

Nella sua produzione scultorea, l'artista esplora un versante della dimensione femminile sospesa tra valore e stigma dove, come spettatori, siamo liberi di venerare o profanare, rispettare o ignorare.

 

Dai tabù ricevuti nel nucleo familiare e sociale si scatena una riflessione verso ciò che è sacro e ciò che è degno di essere profanato attraverso una domanda inquietante.

 

Le sculture generano uno spazio che gioca tra il rispettabile e l'esposto alla ristrutturazione, dialogando con un sistema di valori in cui il divino ed i suoi aspetti semantici sono legati al presente.

 

Alcuni manufatti religiosi che, una volta estratti dal recinto sacro, diventano feticci del nostro sistema di credenze.

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L'essere donna prende le distanze da ciò che è ereditato passivamente dai nostri antenati, superando un sistema di simboli per poter trascendere se stessa nella sua manifestazione o, irrimediabilmente, intorpidirsi in modo sterile. Uno spazio intimo e sincretico, tra ciò che è simbolicamente temuto e ciò che è fisicamente agognato, sofferto e goduto.

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Ridefinire le coordinate di ciò che è personalmente significativo, incorporare simboli e generare nuovi stimoli trovando sostentamento nella tradizione. 

SACRO E PROFANO

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Stigma (2018)
Scultura dorata e policroma
30x35 cm ca.

*Esposto nel 2020 presso: Museo Francisco Cossío
San Luis Potosì
Messico

 

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Santuario (2020)
Dorado all'acqua e pastiglia con bulinatura a goccia
30x50 cm ca.

*Collezione privata, Messico

 

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Venerazione (2018)
Scultura dorata e policroma, tecnica mista
40x30 cm ca.

*Esposto nel 2020 presso: Museo Francisco Cossío
San Luis Potosì
Messico

 

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Venere contemporanea (2020)
scultura policroma
11x7 cm ca.

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